Area medica riservata
I prodotti di Tindal sono pensati per poter essere utilizzati anche da medici e operatori del settore sanitario. La validazione clinica ne comprova l’efficacia e li rende ideali per un uso anche professionale.
Chi siamo
Tindal opera nel settore delle bioscienze con il continuo impegno di ricercare, sviluppare e commercializzare Alimenti a Fini Medici Speciali, Integratori e Nutraceutici alimentari, frutto di indagini scientifiche applicate e validati da studi clinici. I prodotti vengono realizzati sfruttando le nuove biotecnologie avanzate fermentative, che si avvalgono dell’azione di batteri, lieviti ed alghe quali agenti con un basso impatto ambientale, nel rispetto dell’uomo e della natura.

Come possiamo migliorare la qualità di vita dei tuoi pazienti
Clienti privati, operatori della salute, medici e farmacisti possono affidarsi ai prodotti di Tindal per modulare il microbioma attraverso un ripristino dell’omeostasi, permettendo così di affrontare e gestire le nuove minacce pandemiche come l’antibiotico resistenza, l’infiammazione silente e problematiche infiammatorie cronico intestinali e degenerative. Ogni anno, inoltre, organizziamo molteplici eventi e convegni in tutta Europa grazie a collaborazioni con associazioni internazionali, università ed ordini di medici e farmacisti.
Emicrania

Cause, sintomi e impatto
L’American Headache Society definisce l’emicrania come un disturbo episodico caratterizzato da un forte mal di testa, solitamente associato a fotofobia (sensibilità alla luce), fonofobia (sensibilità al suono) e nausea. L’emicrania è un disturbo comune, colpendo una persona su 8 a livello mondiale, con una prevalenza dell’11,4% in Europa. È più diffusa tra le persone di età compresa tra i 20 e i 50 anni e risulta due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini. Oltre il 40% dei ragazzi soffre di cefalea e 10 bambini su 100 sono affetti da emicrania.
L’emicrania cronica ha un impatto significativo sulla qualità della vita ed è spesso associata all’uso eccessivo di farmaci sintomatici. Più di 90 farmaci sono stati segnalati come responsabili della carenza o scarsa attività dell’enzima DAO, poiché bloccano o inibiscono gli enzimi che degradano o rilasciano l’istamina endogena. Circa il 20% della popolazione utilizza alcuni di questi farmaci, aumentando il rischio di accumulo di istamina e conseguenti sintomi o patologie.
Studi dimostrano che la via dell’infiammazione neurogena causata da un eccesso di istamina è coinvolta nella patogenesi dell’emicrania.
Fibromialgia

Sintomi, cause e relazione con il Deficit di DAO
La Fibromialgia è una condizione cronica complessa che provoca affaticamento, dolore muscolare e debolezza persistente a livello di muscoli, tendini, legamenti e articolazioni. I sintomi della Fibromialgia possono variare e includere una serie di disturbi che spesso si manifestano contemporaneamente. La diagnosi di Fibromialgia può essere difficile, poiché molti sintomi si sovrappongono ad altre condizioni cliniche. Si pensa che la Fibromialgia abbia una origine multifattoriale, con una significativa predisposizione genetica.
Diversi fattori possono scatenare la Fibromialgia, tra cui eventi stressanti, malattie, lutti familiari e traumi psicologici. Questi fattori possono contribuire a dolore generalizzato, affaticamento cronico e alterazioni del sonno. Studi recenti indicano che l’accumulo silente di istamina potrebbe essere un possibile fattore di rischio per lo sviluppo della Fibromialgia. In questo contesto, il deficit di diaminossidasi (DAO) potrebbe svolgere un ruolo cruciale.
Il deficit di DAO potrebbe contribuire all’accumulo di istamina nel corpo, il che potrebbe essere un fattore scatenante o aggravante della sindrome Fibromialgica. La valutazione del livello di DAO potrebbe quindi offrire una nuova prospettiva per la comprensione e la gestione della Fibromialgia.
Intestino irritabile (IBS)

Cause, sintomi e relazione con l’istamina
La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS), conosciuta anche come Irritable Bowel Syndrome, è una patologia multifattoriale e funzionale che interessa il tratto gastrointestinale, soprattutto l’intestino crasso. Questa sindrome si manifesta con sintomi variabili, tra cui dolore e gonfiore addominale, crampi, spasmi, meteorismo, debolezza e affaticamento.
In Italia, la sindrome dell’intestino irritabile colpisce il 10,7% delle donne e il 5,4% degli uomini. L’80% dei sintomi gastrointestinali nei pazienti con IBS è associato a un eccesso di istamina. Le malattie infiammatorie intestinali e un’aumentata permeabilità intestinale, nota come Leaky Gut Syndrome, facilitano la diffusione e l’accumulo di istamina, provocando sintomi avversi.
Il microbiota intestinale dei pazienti con IBS presenta un’aumentata percentuale di batteri produttori di istamina rispetto ai soggetti sani. La disbiosi e i disturbi gastrointestinali possono compromettere la secrezione e l’attività dell’enzima diaminossidasi (DAO), essenziale per la degradazione dell’istamina.
In alcuni casi, anche un’intolleranza agli alimenti FODMAP potrebbe causare sintomi simili a quelli del colon irritabile. Dopo aver escluso patologie gastrointestinali specifiche, è importante considerare le intolleranze alimentari (FODMAP), la Sindrome da Permeabilità Intestinale, le candidosi sistemiche, le cistiti ricorrenti e il SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth).
Prodotti testati clinicamente
Le nostre linee sono frutto di anni di ricerca e vengono inserite nel mercato dopo accurate analisi e studi clinici. Rispettano inoltre le normative europee e le linee guida del Ministero della Salute.

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